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ARTIGIANATO
ARTISTICO: LE FASI DI PRODUZIONE
L'ideazione del soggetto della vetrata e la creazione
del bozzetto in scala sono le prime fasi che gli artisti dello
Studio d'Arte e Architettura Albertella devono affrontare. Questi
passaggi sono determinanti perché solamente in quel momento si può
trasferire un'emozione, un'idea, un sentimento dalla mente alla
carta e quindi, successivamente, al vetro. Creato il bozzetto si
passa al disegno in scala naturale su carta da spolvero dove
si devono definire tutti i dettagli, le ombre e le luci.
Sulla base di questo disegno si crea, per trasparenza, il lucido
su carta oleata dove si riportano i contorni di quelle che saranno
le singole tessere di vetro. Questo lucido si utilizza per creare
il cartone tramite ricalco con carta carbone. Successivamente
ci si trova a dover affrontare un altro passo determinante, la scelta
delle tonalità delle tinte delle singole tessere di vetro. Si
scende nei fondi della bottega dove, attorniati da lastre di vetro
colorato con centinaia di sfumature diverse, si assiste oltre che
alla scelta delle tinte anche al taglio del cartone mediante
le forbici a doppia lama e al taglio delle tessere di
vetro. Questa parte della lavorazione si avvale dell'uso delle
rotelle a punta diamantata che tagliano il vetro usando le
sagome di cartone come seste.
Ultimata questa fase ci si sposta in altro locale, dove avviene
la lavorazione della vetrata per le fasi di pittura e cottura. Viene
preparato il filetto (terra macinata impastata con essenze
grasse) e il bistro (terra macinata diluita in acqua). A
questo punto le tessere di vetro, poste sul disegno in scala naturale,
vengono filettate cioè vengono riportati su vetro alcuni
segni importanti del disegno che serviranno successivamente per
guidare il mastro vetraio nella pittura.
Dopo che il filetto si è asciugato, le tessere di vetro vengono
composte su di un cristallo e immobilizzate tramite l'inceratura:
viene fatta bollire della cera vergine d'api che successivamente
si fa colare sui bordi delle tessere di vetro. A questo punto la
vetrata è pronta per la bistratura. La si copre completamente
di bistro che viene tirato in fasi successive con 4 o 5 differenti
pennellesse.
Ora la vetrata, completamente oscurata dal bistro, deve essere lavorata
in negativo a punta d'ago e a pennello, bisogna eliminare il bistro
che non serve e dare tutte le sfumature necessarie per ottenere
come risultato il disegno in scala naturale che durante tutta questa
fase viene affisso a lato del cristallo. Dopo che si è eliminata
tutta la cera dai bordi, la tessera di vetro, se non necessita di
patinatura, viene posta all'interno della muffola su pianini
cosparsi di polvere di marmo, e si può procedere con la fase della
cottura (unica contaminazione dell'era moderna: forno elettrico).
A cottura e raffreddamento ultimato si può accedere ai vetri che
vengono riportati nei fondi della bottega dove si assiste alla penultima
fase della lavorazione, la rilegatura con piombo a doppia
forza che precede la fase di saldatura con stagno al 60%
e d'impastinatura. La vetrata è pronta.
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